La storia di Broglio

 

L'abitato protostorico di Broglio di Trebisacce sorge su un'altura a sperone protesa sulla pianura di Sibari, con una superficie complessiva di circa 11 ettari. La sua morfologia è articolata in diversi terrazzi e alture isolate, che sicuramente hanno costituito, nei mille anni di vita del sito, un sistema relativo a un unico insediamento. L'insieme unitario di pianori risulta ben delimitato e difeso naturalmente su tre lati: a nord e a est dalla profonda incisione del canale Marzuca, mentre a sud-ovest dal ripido pendio verso l'ampia fiumara del Saraceno.

    

 

Da alcuni rinvenimenti archeologici si ipotizza che Italo, dominatore e precursore dell'idioma italico, abbia posto domicilio in terra calabrese, stabilendo villaggi su alture a diretto contatto visivo l'uno con l'altro per favorire il controllo e la stabilità delle comunità, tendendo ad esercitare un'azione di pacificazione e di costruzione solida, che solo la venuta dei greci ha intaccato nel profondo.

Gli enotri furono capaci di offrire cultura e benessere alla Piana di Sibari ed alle colline che le fanno da corona, valorizzandone l'eccezionale fioritura dovuta alla fertilità della terra, produttiva ed aperta ai contatti con gli stranieri, prima coi micenei e poi coi fenici.